sabato 2 novembre 2013

un comune NO EURO in comune

Ringrazio Cinzia e Walter per aver lasciato un commento al post della settimana scorsa, prima di tutto perché i commenti arricchiscono il blog e fanno piacere, in secondo luogo, perché mi dimostrano come, OLTRE ogni altro argomento, quello che più interessa adesso alla maggior parte di noi, è capire in che modo il Movimento 5 Stelle intenda muoversi in vista delle prossime elezioni europee.
Sono perfettamente d'accordo, perché mancano appena pochi mesi e, per non alimentare equivoci o pericolose illusioni, entro fine anno si dovrà decidere cosa andare a fare nel Parlamento europeo.

C'è bisogno di definire una linea precisa, porsi alcuni obbiettivi su cui concentrare le energie e cercare di coinvolgere i rappresentanti di movimenti simili al nostro eletti negli altri paesi.
Deve essere possibile a tutti partecipare alla discussione e concorrere a questo processo decisionale: sarà una prova di maturità per il Movimento 5 Stelle.

Diversamente, se non ci sarà permesso di discutere e scegliere, ma ci venisse chiesto di sostenere posizioni già definite, magari presentate in un Post di Casaleggio (come questo postato il 12/10/2013), la sensazione di essere un esperimento manifestata da Cinzia, potrebbe diventare comune a tanti e questo, in questo momento non deve accadere.

Chi ha fatto nascere il Movimento, dovrebbe usare più attenzione e adoperarsi per evitare, tensioni e polemiche interne. Il fondatore di un movimento basato sul principio che uno vale uno, non può chiudere un post sulla critica situazione italiana con un imperativo "tertiun non datur", escludendo dalle possibili soluzioni la nostra uscita dall'euro.

Io penso che uno Stato per potersi definire sovrano debba avere la propria moneta e sono convinto che ogni possibile soluzione alla crisi italiana, per essere efficace, deve avere come precondizione la nostra uscita dalla moneta unica.

Parliamone votiamo e sosteniamo la decisione della maggioranza!

Se la maggioranza dovesse ritenere che si deve rimanere nell'eurozona, accetterei le scelte conseguenti, pur continuando a sostenere il mio punto di vista consapevole di essere minoranza.

Se al contrario dovesse emergere che la maggioranza è favorevole all'uscita dall'euro, il Movimento 5 Stelle deve trasformare queste elezioni europee in un vero e proprio referendum euro si, o euro no!

Dal momento che, violando apertamente la Costituzione, PDL e PD-L hanno assegnato al Presidente della Repubblica la funzione di capo del governo (come candidamente afferma il Senatore Gasparri in questo video), anche se gli europarlamentari non hanno in realtà il potere di farlo, assegniamo a questa consultazione elettorale la funzione di referendum, permettiamo ai Cittadini Italiani di poter dire SI voglio uscire dall'euro.

Offriamo a chiunque condivida questa posizione, la possibilità di dirlo dando il suo voto al Movimento 5 Stelle, a prescindere da dubbi legittimi e pur avendo idee diverse su tante cose, dal momento che condividiamo questo scopo comune, uniamo le nostre forze e sfruttiamo questa occasione per poterlo dire.

3 commenti:

  1. nessun commento we dovrebbe essere strapieno popolo svegliatiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii

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  2. democrazia diretta è infinitamente d accordo con uscita ue

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  3. No al referendum, uscita secca da UE, "senza se e senza ma", simmetricamente a come ci siamo entrati. La rinascita dell'Italia non è condizionabile da alcuna propaganda di regime, come invece lo sarebbe se si passasse da referendum.

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