giovedì 5 giugno 2014

una comune TRAPPOLA in comune

Farage ?
Verdi ?
Ma io ho votato Movimento 5 Stelle !
C'è qualcosa in questi giorni che non riesco a sopportare, o peggio mi fa stare male.
Il 25 maggio io ho votato per il Movimento 5 Stelle, per il nostro candidato Sindaco e per i nostri 7 punti per l'Europa.
L'ho fatto, perché già lo avevo votato lo sorso anno, l'ho fatto perché non mi ha deluso, essendo il solo soggetto politico coerente, il solo a mantenere gli impegni elettorali a cominciare dalla promessa che non si sarebbero fatte alleanze né compromessi.
Tutti gli altri dopo le elezioni hanno sciolto le coalizioni e smembrato i partiti, al solo scopo di accaparrarsi tute le cariche di governo e di finta opposizione.
Ho votato il Movimento 5 Stelle, non ho votato per i verdi europei, né per altri e ne sono orgoglioso.

L'inutile gioco del parlamento europeo.
Il Parlamento Europeo è un'istituzione inutile.
Non fa leggi né può cancellare quelle promulgate dalla commissione europea, nel parlamento europeo non si fanno alleanze per sostenere un esecutivo, né esistono opposizioni.
Appartenere a un gruppo piuttosto che a un'altro è l'apoteosi del nulla, importante solo per chi non ha un proprio spessore programmatico e necessita di una credibilità indotta dall'immagine del gruppo di appartenenza.
Eppure, dopo l'incontro tra Beppe Grillo e Nigel Farage (una sola critica: avrei voluto assistere all'incontro in diretta streaming), si è immediatamente acceso sul web un dibattito che va avanti da giorni: meglio aderire all'EFD, l'eurogruppo presieduto dallo stesso Farage, oppure chiedere ospitalità al gruppo dei verdi europei?
Personalmente, pur avendo una mia preferenza, dal momento che la scelta finale toccherà alla rete,  aspetto senza eccessive angosce la decisione. Non mi sentirò un guerrafondaio filoeuropeista se si entrerà nel gruppo verde, ne uno xenofobo, omofobo, senza coscienza ambientale se si andrà nell'EDF.
Il Movimento 5 Stelle ha una sua identità unica, non può essere paragonato a nessun altro soggetto presente nel Parlamento Europeo e qualunque sarà la nostra scelta riceveremo critiche dai media. In campagna elettorale abbiamo presentato 7 punti andiamo nel Parlamento Europeo per promuoverli e realizzarli, senza essere, ma soprattutto senza sentirci subalterni a nessuno. E' un fatto di autostima.

E mentre noi discutiamo gli altri agiscono.
Intanto, a Copenaghen si riunisce il club Bildemberg, i quadri intermedi del vero potere. Il governo sta vendendo RAIWAY, l'azienda che gestisce le antenne, i ripetitori e i sistemi satellitari necessari alle trasmissioni della la RAI, l'ultima grande infrastruttura rimasta in mano pubblica. L'Unione Europea ci comunica che servono sforzi aggiuntivi anche nel 2014, per rispettare i requisiti del patto di stabilità: ovvero più tasse e più tagli già da quest'anno.
Tutto questo nel più totale offuscamento dei media, che al contrario, guarda caso, insistono a dar spazio alle presunte divisioni interne al movimento e noi, ingenuamente, ci lasciamo trascinare nel loro gioco, perdendo tempo ed energie, dividendoci in un dibattito dallo scarso valore pratico, contribuendo a tener nascoste le notizie veramente importanti.
Le 10 regole per il controllo sociale (Noam Chomsky) 
1 – La strategia della distrazione.
L'elemento principale del controllo sociale è la strategia della distrazione che consiste nel distogliere l'attenzione del pubblico dai problemi importanti e dai cambiamenti decisi dalle elites politiche ed economiche utilizzando la tecnica del diluvio o dell'inondazione di distrazioni continue e di informazioni insignificanti.
La strategia della distrazione è anche indispensabile per evitare l’interesse del pubblico verso le conoscenze essenziali nel campo della scienza, dell’economia, della psicologia, della neurobiologia e della cibernetica. “Sviare l’attenzione del pubblico dai veri problemi sociali, tenerla imprigionata da temi senza vera importanza. Tenere il pubblico occupato, occupato, occupato, senza dargli tempo per pensare, sempre di ritorno verso la fattoria come gli altri animali


....... ed è così che aumentano gli indecisi!

venerdì 30 maggio 2014

una comune RIFLESSIONE in Comune

Il PD ha vinto, viva il PD ...
... ma anche no !
Abbiamo chiesto agli Italiani di scegliere: NOI o LORO e gli Italiani hanno scelto loro.
Abbiamo perso e anche se la sconfitta brucia (molto più di quanto credessi), penso la si debba accettare serenamente, con un po di sana autocritica e senza rifugiarsi nei soliti luoghi comuni (i brogli, gli anziani che non si informano in rete, i giovani che vanno al mare, ecc. ecc.).
Abbiamo deciso di trasformare pacificamente questo paese attraverso le armi della democrazia e dobbiamo dimostrare che siamo capaci di rispettare la prima regola del gioco: accettare la scelta della maggioranza.
Guardando i flussi elettorali è evidente che il PD ha stravinto queste elezioni, in termini percentuali, perché ha uno zoccolo duro inattaccabile (4 elettori su 5 hanno confermato il loro voto dell'anno scorso).
Un'analisi più attenta, però, ci mostra come il PD, per conquistare questo risultato, ha dovuto prosciugare il centro filoeuropeista di "Scelta Civica"; si è giovato del rientro di molti elettori che un anno fa votarono il Movimento 5 Stelle e di ex astenuti, tutti illusi dalle chiacchere riformiste di Renzi.
Il PD ha vinto, è il primo partito, ha quasi il doppio dei consensi rispetto al secondo ma è solo.
E' solo nell'appoggiare questo modello di Europa e si ritroverà solo nel sostenere le politiche di rigore e tagli che ci imporrà la troika.
E' solo e si ritroverà solo quando proverà a fare quelle privatizzazioni che dovrebbero portare i nostri beni comuni nelle mani dei colossi stranieri.
E' solo e si ritroverà solo a sostenere quelle riforme che fino a ieri condivideva con molti altri.
E se il PD è solo, ancora più solo è Matteo Renzi, il rottamatore, a cui non credo andrà l'appoggio incondizionato dei vecchi dirigenti del PD; è stato usato per vincere queste elezioni, ma d'ora in poi sarà il solo responsabile di ogni problema del suo partito e del paese.
Il PD ha vinto, ha saputo sfruttare la confusione di questo momento per illudere i suoi elettori, ma da oggi mantenere le larghe intese sarà molto, molto più faticoso.


Il Movimento 5 Stelle ha perso perché ...
Il Movimento 5 Stelle, rispetto a un anno fa ha perso un terzo dei voti, poco più della metà delle persone che lo scelsero lo hanno rivotato e messa così più che una sconfitta sembrerebbe una disfatta.
Guardando i flussi, però, si vede come, a parte il ritorno in casa PD di persone illuse dalle promesse del giovane B e lo spostamento di chi voleva una posizione #noeuro integralista, la maggior parte dei voti manchino a causa dell'astensione: 1 su 5 di quelli che lo scorso anno scelsero il Movimento 5 Stelle si sono astenuti.
Abbiamo perso, perché non siamo riusciti a convincere gli indecisi, neppure quelli che timidamente lo scorso anno ci diedero fiducia col loro voto; nella confusione di questo momento, il nostro progetto non è arrivato alle persone in modo chiaro, ovvio che ci sono stati evidenti errori nella comunicazione.
Non abbiamo avuto il coraggio di sfidare i media.
Sapevamo che giornali e televisioni sono l'altra faccia del sistema di potere che governa l'Italia.
Politica e mezzi d'informazione si sostengono dandosi credibilità reciproca e si era deciso di ignorarli: abbiamo detto mai in televisione, poi mai nei talk show poi, invece, ci siamo andati, ma non come i rappresentanti delle altre forze politiche, trovo comprensibile che molti si siano sentiti disorientati da queste scelte poco coerenti e, alla luce dei fatti, per niente efficaci.
Io avrei preferito, un attacco frontale al sistema mediatico, lo scrissi allora e lo ripeto: si doveva partecipare da subito in ogni contesto ci fosse data l'occasione di farlo, per denunciare apertamente l'opera di manipolazione dell'informazione e mettere in chiaro che questo è l'unico scopo delle trasmissioni e dei loro servili conduttori (come quando Grillo ha detto a Vespa, che non era un giornalista, ma un pacchetto e sarebbero bastati 5 minuti di informazione sul caso Parmalat per salvare i risparmi di tante famiglie).
La scelta fu un'altra e aver cambiato idea ha raddoppiato l'errore.
Siamo stati ingenuamente usati per creare confusione.
L'asettica partecipazione ai talk show, in una forma atipica, quasi senza contraddittorio, inseguendo continuamente i problemi contingenti, gestiti poi artificiosamente nel corso delle trasmissioni, oltre a farci sembrare fastidiosamente snob, ci ha impedito di trasmettere la rivoluzionaria idea di politica, alla base del progetto Movimento 5 Stelle.
Siamo stati ingenui, abbiamo spiegato perfettamente ogni singolo atto, ma non abbiamo aiutato a capire il quadro complessivo a chi aveva le idee confuse.
Non ci siamo fatti rispettare.
Dal dito medio di Gasparri al pugno di Dambruoso, dalle intercettazioni sulla trattativa stato/mafia fatte distruggere alle responsabilità dirette sul disastro ambientale in Campania, dalla occupazione del tetto di Montecitorio in difesa dell'articolo 138 della Costituzione alla protesta per la conversione del decreto IMU/ BANKITALIA, abbiamo sempre subito, prima gli sberleffi, poi le distorsioni  e infine le vere e proprie bugie propagandate dai mezzi di informazioni, senza pretendere un'adeguato spazio per esporre come stavano veramente le cose.
Un esempio per tutti: quando la presidente Boldrini andò in prima serata a spiegare il perché avesse deciso di imporre la ghigliottina, Di Maio fece circolare in rete un video in cui punto su punto sbugiardava le dichiarazioni rese dalla presidente della Camera; bene io credo che fu un errore imperdonabile non PRETENDERE che il signor Fabio Fazio la domenica seguente a inizio trasmissione leggesse quelle stesse argomentazioni riassunte in video con l'immagine fissa di cartelli esplicativi.


Sconfitti, ma ancora più determinati !
Abbiamo subito una sconfitta elettorale, perché abbiamo sottovalutato l'importanza dell'approccio con i media e  le successive correzioni adottate non hanno portato i vantaggi sperati, anzi!
Facciamone tesoro.
Siamo comunque quasi 6 milioni, tutti molto più consapevoli di un anno fa, determinati a realizzare questa rivoluzione democratica e vogliosi di ritornare #popolosovrano.
Ripartiamo da qui, da questi 6 milioni di italiani che il 25 maggio hanno votato Movimento 5 Stelle coscientemente, non per protesta, o per dare un segnale al loro vecchio partito, ma per ricostruire uno stato basato sui valori espressi nei primi articoli della nostra Costituzione.
Adesso guardiamoci bene intorno, vediamo di non sottovalutare più niente e nessuno, facciamolo con coraggio, facciamolo dimostrando che non siamo degli sprovveduti e PRETENDIAMO RISPETTO per noi e per tutti i cittadini, sfidando chiunque nelle istituzioni, a qualunque livello, non faccia onestamente il proprio dovere.
Facciamolo e tutti sapranno che da adesso, per il Movimento 5 Stelle l'apprendistato è finito, sappiamo come stanno le cose, abbiamo deciso di cambiarle e lo faremo!

#iononmiarrendo

sabato 12 aprile 2014

un comune ALT in comune

DENUNCIAMOLI !
Hanno delegato a una forza straniera l'attività di controllo e repressione
Hanno firmato il trattato di Velsen, dove hanno istituito una forza di polizia sovranazionale, con la possibilità di agire senza limiti, o restrizioni, anche al di fuori dalle leggi ordinarie degli Stati su cui si trova ad operare. Agli agenti di questa forza di polizia hanno concesso la totale impunità per le azioni compiute nell'esercizio della loro funzione (art. 29 / 3).
Hanno privato i cittadini della sovranità popolare
Hanno firmato il trattato di Lisbona, assegnando all'Unione Europea poteri legislativi, esecutivi e giudiziari superiori a quelli degli stati membri. Lo hanno fatto modificando centinaia di accordi e leggi, in modo da non ammettere che si trattava della nuova Costituzione dell'Unione Europea, evitando così l'obbligo di sottoporla ai Referendum nazionali per l'approvazione.
Hanno tradito il patto sociale su cui si basa lo Stato
Hanno firmato il Fiscal-Compact, un impegno a ridurre il debito pubblico di 40 miliardi di euro all'anno per 20 anni, impegnandosi contestualmente a chiudere in pareggio il bilancio annuale dello Stato. Hanno così deciso che i cittadini italiani, per onorare questo impegno, dovranno rinunciare progressivamente alla sanità, all'istruzione e a ogni forma di diritto sociale, ogni servizio erogato sarà proporzionale a quanto pagato, esattamente come già succede per le pensioni, col passaggio dal sistema retributivo a quello contributivo.
Hanno consegnato l'Italia a un'autorità straniera
Hanno firmato il trattato istitutivo del MES, (meccanismo europeo di stabilità) e hanno deciso di conferirvi 125 miliardi di euro da prendere a prestito obbligandoci a pagarne gli interessi. Hanno stabilito che fosse gestito da un'autorità indipendente, con poteri assoluti in materia di politica economica, finanziaria e fiscale alle cui sedi hanno concesso l'immunità da ogni forma di giurisdizione e i cui beni, ovunque si trovino, non possano essere oggetto di pignoramento, sequestro, confisca, o esproprio, (art.32 / 3-4-5).

GIUDICHIAMOLI !
La sentenza della Consulta che sancisce l'incostituzionalità della legge elettorale (per visionarla integralmente clicca Ricerca sulle pronunce e nella form inserisci anno 2014 - numero 1), ribadisce che questa ha effetto retroattivo per tutti gli atti tuttora pendenti approvati dal Parlamento eletto con tale legge, salvaguardando esclusivamente i rapporti cosiddetti esauriti:
"Vale appena ricordare che il principio secondo il quale gli effetti delle sentenze di accoglimento di questa Corte, alla stregua dell’art. 136 Cost. e dell’art. 30 della legge n. 87 del 1953, risalgono fino al momento di entrata in vigore della norma annullata, principio «che suole essere enunciato con il ricorso alla formula della c.d. “retroattività” di dette sentenze, vale però soltanto per i rapporti tuttora pendenti, con conseguente esclusione di quelli esauriti, i quali rimangono regolati dalla legge dichiarata invalida".
Può considerarsi rapporto esaurito l'autorizzazione data a una forza militare, con compiti di polizia, di poter intervenire in qualunque momento sul territorio italiano, agendo impunemente senza possibilità di controllo?
E può considerarsi rapporto esaurito, la rinuncia all'esercizio autonomo del potere legislativo, nell'esclusivo interesse del popolo italiano, o il riconoscimento di un potere giudicante superiore a quello degli Organi nazionali?
Sicuramente non può essere considerato un rapporto esaurito l'impegno a ridimensionare la spesa pubblica per i prossimi 20 anni, ne tanto meno la modifica apportata all'articolo 81 della Costituzione.
E sicuramente non può essere considerato un rapporto esaurito l'adesione al MES, dal momento che lo Stato deve ancora conferire 3 ratei per un totale di circa 75 miliardi di euro.

ARRESTIAMOLI !
Non occorre aver studiato diritto costituzionale per capire che gli impegni assunti con quei trattati e ratificati dal Parlamento illegittimo, hanno cessato ogni validità il 13 gennaio 2014 con la pubblicazione della sentenza sulla legge elettorale
Quei trattati, non sono per niente diversi dai normali contratti commerciali e come tutti i contratti, se firmati da un soggetto non regolarmente delegato, sono NULLI!
Quei trattati sono nulli, ma perché siano annullati, serve che qualcuno lo denunci alle altre parti in causa e ne rivendichi la nullità.
Non possiamo aspettarci che lo facciano i partiti che li hanno incautamente ratificati in Parlamento, perciò chiedo oggi al Movimento 5 Stelle: mandiamo i nostri portavoce al Parlamento Europeo non solo per chiedere l'abolizione del Fiscal-Compact, ma per rivendicare la nullità di tutti i trattati sottoscritti a nome del popolo italiano da persone non legittimamente autorizzate.
La fine dell'euro è già stata scritta, ora che la globalizzazione si è quasi compiuta, il debito pubblico degli stati si è gonfiato a dismisura e la crisi sta dilagando, ha esaurito la sua funzione; rendere nulli questi trattati ne accorcerà l'agonia e ci permetterà di ricominciare a pensare come uno Stato indipendente, che vuole trovare il modo di essere pienamente democratico.

Chi ha firmato quei trattati non aveva una delega regolare !
NOI #popolosovrano dichiariamo quei contratti NULLI !

sabato 22 febbraio 2014

un comune BASTA ! in comune


Quando ho saputo che il Movimento 5 Stelle aveva stabilito di indire una consultazione tra gli iscritti per decidere se incontrare Renzi, o no, ho pensato fosse una inutile perdita di tempo.
Poi, visto come ha condotto il faccia a faccia Beppe Grillo, devo dire che mi è piaciuto e sottoscrivo in pieno il giudizio espresso da Sergio di Cori Modigliani sul suo blog, in questo post che vi invito a leggere e dal quale prendo a prestito la bellissima fase finale per questa riflessione:
"L'unica possibilità per le istituzioni italiane di dimostrare di non essere una società privata consiste nel prendere atto della situazione attuale e indire nuove elezioni politiche, immediatamente.
Avevano ragione Enrico Berlinguer e Francesco Cossiga: con i terroristi non c'è trattativa.
Mai, e per nessun motivo. 
Chi non rispetta la Legge, è fuori dal sistema."
Fuori 1
Il Presidente della Repubblica, per quanto disposto dalla sentenza della Corte Costituzionale (per visionarla integralmente clicca Ricerca sulle pronunce e nella form inserisci anno 2014 - numero 1) è totalmente privo di ogni legittimo potere, se non quello di sciogliere le camere e rassegnare le proprie dimissioni. 
Napolitano, eletto da una maggioranza beneficiaria di un premio manifestamente irragionevole, rappresenta infatti la più evidente alterazione degli equilibri istituzionali, censurata senza equivoci dalla Consulta.
Fuori 2
Il Parlamento, legittimato a esistere e deliberare, in quanto organo costituzionalmente necessario ed indefettibile, secondo una discutibile visione della Corte Costituzionale riguardo la continuità dello stato, che appare più continuità dello status quo, non può sostenere un secondo esecutivo totalmente estraneo alle alleanze e ai programmi proposti ai cittadini in campagna elettorale. Perché se è vero che nel nostro sistema non esiste il vincolo di mandato per gli eletti, deve essere chiaro che questa è un'eccezione prevista a tutela della libertà individuale, e non un'autorizzazione a fare quello che vogliono.
Fuori 3
Matteo Renzi, ha anteposto la propria carriera al rispetto per i cittadini che lo elessero Sindaco, (come il suo sottosegretario e amico Del Rio) dimostrando in questo modo un assoluto disprezzo per le Istituzioni.
È un bugiardo e dopo aver giurato davanti al Capo dello Stato, ottenuta la fiducia del Parlamento, sarà a tutti gli effetti incorporato nella cerchia di coloro che stanno cercando di sovvertire lo Stato democratico.
Come i suoi due predecessori non è legittimato dal #popolosovrano; il suo governo rappresenta esclusivamente le singole persone che lo hanno appoggiato.
Noi d'ora in avanti, per avere ben chiaro con chi abbiamo a che fare, ogni volta che lo sentiremo parlare ricordiamoci questo scambio di battute.
Ricordiamocene bene
Ricordiamocene bene e smettiamola di credere a quanto riporteranno i giornali, o a quanto sentiremo dire nelle interviste televisive. Nell'area euro non ci sarà alcuna ripresa per i prossimi 10 anni; con una crescita stimata al 50% di quella degli Stati Uniti, ci troveremo ad avere nel 2023, rispetto agli USA, un differente tenore di vita paragonabile a quello dei primi anni '60 (fonte Commissione Europea pg 14 cp 1.3).
Ricordiamocene bene e smettiamola di credere a quanto riporteranno i giornali, o a quanto sentiremo dire nelle interviste televisive. Il programma del governo guidato da Matteo Renzi prevederà quasi sicuramente:
1) Riforma del lavoro, ovvero tagliare del 10% gli stipendi (fonte UBS pg 10).
2) Riduzione della spesa pubblica, cioè licenziare 500.000 dipendenti statali (per mantenere la fiducia del governo americano e iniziare un processo di emancipazione dell'Italia secondo queste dichiarazioni di Edward Luttwak).

Questo governo è fuorilegge !
Solo NOI siamo #popolosovrano !
Ricordiamocene bene e facciamolo sapere !

mercoledì 5 febbraio 2014

una comune RESISTENZA in comune

Dittatura
I fatti accaduti mercoledì scorso alla Camera dei Deputati, segnano una svolta storica nella vita del nostro paese.
Mai nella storia della Repubblica Italiana alle opposizioni era stato impedito di svolgere il proprio ruolo in Parlamento e mai nella storia della Repubblica Italiana si era visto un deputato usare violenza fisica su una collega all'interno dell'aula.
L'oligarchia che da quasi mezzo secolo ci governa, nascosta dietro i finti antagonismi di questi anni (DC/PCI PD/PdL ecc.) è venuta allo scoperto e ha iniziato ad usare gli strumenti tipici dei regimi autoritari.
Travolti dalla violenza e dalle prevaricazioni, troviamo palesemente ostentata quell'assenza di democrazia che prima potevamo soltanto sospettare.
I tiranni hanno gettato la maschera.
La dittatura è sotto gli occhi di tutti!

La menzogna istituzionale
Nel momento in cui chi detiene il potere, per non perderlo, decide di non rispettare più le regole democratiche, prima di passare a forme dirette di coercizione e limitazione della libertà dei cittadini, inizia una nuova fase nella dinamica della comunicazione, che possiamo definire menzogna istituzionale.
La menzogna istituzionale obbliga le persone a un atto di fede che trascende la realtà dei fatti, compiuto inconsciamente, seguendo la simpatia, l'affezione, o la fiducia ispirata da chi lo chiede, riesce a far credere vera una cosa falsa, spostando le motivazioni del giudizio dai fatti oggettivi agli aspetti emozionali.
La menzogna istituzionale, inoltre, impone a chi ne è rimasto vittima di riproporla, sosterla e accreditarla per nascondere la propria ingenuità e non mostrare la propria inadeguata scaltrezza.
La menzogna istituzionale è in  buona sostanza uno strumento per dividere i cittadini creando  tensioni e rancori irrazionali, tanto più efficace, quanto più frequentemente viene riproposto.

Umanità e verità per la Nuova Resistenza
Ora, il fatto che all'abuso di potere esercitato dalla Presidente Boldrini, sia seguita una incessante campagna di menzogna istituzionale, non è un caso e nemmeno un segno di isterica debolezza.
Sono convinto che entrambe queste azioni siano parte di una strategia messa in atto per separare i cittadini e contrapporre i simpatizzanti del Movimento 5 Stelle, a quelli risucchiati nella spirale delle falsità, col chiaro intento di creare due fazioni piene di rabbia e reciproco livore, costantemente impegnate ad accusarsi e insultarsi a vicenda, ma incapaci di confrontarsi e ragionare sul serio.
Si potrebbe persino pensare che le quotidiane dichiarazioni sull'intollerabile modo di fare, incompatibile con le istituzioni democratiche, dei Portavoce del Movimento 5 Stelle siano fatte apposta per indurre tensioni e istigare scontri che giustifichino poi l'uso della forza e questo non dobbiamo permettere che accada.
La dittatura è in atto e abbiamo deciso di contrastarla dando vita a una Nuova Resistenza; i soli strumenti in nostro possesso, per compiere pacificamente questo processo di liberazione, sono l'umanità e il rispetto per tutte le persone, anche quelle che si ostinano a riprorre le ottuse visioni indotte dai media, perché solo attraverso l'umanità e il rispetto, possiamo ricominciare un confronto sereno nel quale la verità possa essere accettata.

E la verità è tanto semplice, quanto evidente.
La Presidente Boldrini ha impedito ai Portavoce del Movimento 5 Stelle di svolgere la propria funzione, in contrasto coi principi costituzionali e senza giustificazioni regolamentari.

Il questore Dambruoso ha colpito la Portavoce Lupo e questo è stato il solo atto di inaccettabile violenza accaduto in Parlamento.

Gli Italiani non avrebbero pagato l'IMU se si fosse fatto come chiedevano i Portavoce pentastellati e chi afferma il contrario è un bugiardo.

I Portavoce del Movimento 5 Stelle stavano agendo, nei limiti del regolamento, per impedire che fosse approvata una legge che non condividevano, come è naturale che sia, e chi in questo fatto vede un attentato alla vita delle istituzioni democratiche, auspicando misure restrittive che permettano un ritorno alla normalità, vuole solo ricominciare ad agire indisturbato.

La lotta per la liberazione è appena iniziata, viviamola consapevoli che NOI siamo il popolo sovrano e  affrontando questa Nuova Resistenza con i giusti mezzi vinciamo noi!







giovedì 16 gennaio 2014

un comune GIUDIZIO in comune

I Giudici della Corte Costituzionale hanno finalmente pubblicato le motivazioni della sentenza, (per visionarla integralmente clicca Ricerca sulle pronunce e nella form inserisci anno 2014 - numero 1), che dichiara l'illegittimità costituzionale degli articoli del porcellum, sottoposti alla loro attenzione.

Non sono un giurista, ma un uomo di buon senso e quando leggo la frase, presente più volte:
"Tali disposizioni ...(omissis) ... determinerebbero irragionevolmente una oggettiva e grave alterazione della rappresentanza democratica.
Esse, inoltre, delineerebbero un meccanismo premiale manifestamente irragionevole, il quale ... (omissis) ... provocherebbe una alterazione degli equilibri istituzionali, tenuto conto che la maggioranza beneficiaria del premio sarebbe in grado di eleggere gli organi di garanzia che, tra l’altro, restano in carica per un tempo più lungo della legislatura."
sono convinto si tratti di  una precisa ed inequivocabile dichiarazione di illegittimità non solo del Parlamento, ma anche dell'attuale Presidente della Repubblica (chi se no, eletto dal Parlamento, resta in carica più della legislatura).
Se poi proseguendo trovo affermato che in questo modo, noi cittadini siamo stati defraudati della nostra sovranità, come espresso chiaramente in questo passaggio:
"In tal modo, dette norme producono una eccessiva divaricazione tra la composizione dell’organo della rappresentanza politica... (omissis) ... e la volontà dei cittadini espressa attraverso il voto, che costituisce il principale strumento di manifestazione della sovranità popolare, secondo l’art. 1, secondo comma, Cost."
sono assolutamente certo che l'unico atto capace di riportare un minimo di legalità, sia invitare il Presidente della Repubblica a sciogliere le camere e rassegnare le proprie dimissioni all'insediamento del nuovo Parlamento.


E INVECE NO !
Nelle ultime venti righe della sentenza, prima scopro che i Giudici ritengono legittime entrambe le Assemblee elette con le norme truffaldine:
"Le elezioni che si sono svolte in applicazione anche delle norme elettorali dichiarate costituzionalmente illegittime costituiscono, in definitiva, e con ogni evidenza, un fatto concluso, posto che il processo di composizione delle Camere si compie con la proclamazione degli eletti."
sempre che i deputati nominati a febbraio 2013 siano già stati tutti proclamati, perché chi oggi non lo è, resta definitivamente tagliato fuori, così è scritto.
E questo potrebbe anche essere comprensibile (potrebbe).

Ma non posso credere ai miei occhi quanto trovo scritto nel capoverso finale:
"È pertanto fuori di ogni ragionevole dubbio – è appena il caso di ribadirlo – che nessuna incidenza è in grado di spiegare la presente decisione neppure con riferimento agli atti che le Camere adotteranno prima di nuove consultazioni elettorali: le Camere sono organi costituzionalmente necessari ed indefettibili e non possono in alcun momento cessare di esistere o perdere la capacità di deliberare."

NOI siamo #popolosovrano
Non sono un uomo di legge lo ripeto, ma so che la Costituzione, nel suo primo articolo, assegna la sovranità esclusivamente al popolo, per questo in una sentenza della Corte Costituzionale mi aspetto di veder tutelato in primo luogo e a prescindere da ogni altra valutazione questo principio fondamentale.
Secondo me, accertato che il popolo italiano negli ultimi 7 anni è stato espropriato della legittima ed esclusiva sovranità, ammettere la legalità di ogni atto compiuto in seguito a questo illecito è una contraddizione priva di ogni logica e stabilire che, al fine di assicurare una ipotetica continuità dello Stato, questo abuso possa proseguire liberamente fino al 2017, è una concessione arbitraria, fuori dai poteri della Consulta. Non rientra infatti tra i poteri della Corte Costituzionale quello di assegnare d'imperio, anche se pro tempore, la sovranità a soggetti diversi da quelli indicati nella Costituzione.

Noi #popolosovrano affermiamo che:
Il popolo italiano, privato di una forma costituzionalmente corretta per l'esercizio del  principale strumento di manifestazione della sovranità popolare, non può in alcun modo essere obbligato a rispettare gli impegni assunti a suo nome da chi ha incautamente usato quel diritto.

La continuità dello Stato si attua nel rispetto del suo principio cardine, attraverso una immediata consultazione elettorale e non mettendo in grave pericolo la vita democratica di questo paese.

Chi ha usurpato la sovranità popolare non può continuare a farlo, al di là dell'ordinaria amministrazione, fino a nuove elezioni.


Ringrazio fin d'ora chi fra voi, dotato di esperienza e conoscenze giuridiche appropriate, riuscirà a spiegarmi dove sia sbagliato il ragionamento che mi porta a queste conclusioni e chi, trovandole corrette, vorrà aiutarmi a trovare il modo di cancellare quelle 20 righe imbarazzanti per uno Stato che voglia definirsi democratico!

mercoledì 1 gennaio 2014

un comune ANNO in comune

Via Napolitano ritorniamo #popolosovrano !
Ecco il mio augurio per questo nuovo anno, un impegno che mi sono preso e che vi chiedo di fare anche vostro, perché solo se questo diventerà uno scopo comune potremo realizzarlo.

Napolitano non se ne andrà perché glielo chiedo io, anzi nel suo discorso di fine anno ha confermato che resterà fino a quando la salute glielo permetterà, ma sarà costretto ad andarsene, se la maggioranza del popolo italiano deciderà di mandarlo via ed esprimerà questa volontà col voto al Movimento 5 Stelle, che ne già ha annunciato la messa in stato d'accusa.

Il Movimento 5 Stelle ha partecipato alle elezioni di febbraio, proponendosi come forza rappresentativa di tutti i cittadini, opposta e alternativa al Partito Unico di cui Giorgio Napolitano è espressione.

Il Movimento 5 Stelle ha ricevuto quasi 9 milioni di voti, per questo tutti noi che abbiamo coscienza dell'esproprio di sovranità che l'Italia ha subito, abbiamo il dovere di sostenerlo, di andare OLTRE le nostre diverse sensibilità, per mantenerlo compatto e solido, per farlo crescere fino a diventare più grande del Partito Unico che sostiene il Presidente, colpevole di questo esproprio.

Con l'arrivo del Movimento 5 Stelle sulla scena politica, si è finalmente realizzato quel bipolarismo perfetto che tutti si auguravano: da una parte un movimento di cittadini in cui gli eletti sono al servizio degli altri pro tempore, dall'altra un Partito Unico, nascosto dietro un finto dualismo tenuto in piedi dai mezzi di informazione, fatto di persone che vogliono vivere per sempre sulle spalle della collettività (politici, giornalisti, conduttori televisivi, sindacalisti e continuate voi l'elenco).

In questo momento il Partito Unico è al governo e  il Movimento 5 Stelle è all'opposizione; stando così le cose difficilmente ci saranno elezioni anticipate; le prossime elezioni si svolgeranno fra 4 anni, un tempo infinito, data la velocità con cui si si stanno sviluppando gli eventi e per quel tempo la crisi economica ci avrà proiettato in uno stato di emergenza sociale, che oggi possiamo solo immaginare.
Per delegittimare il Partito Unico e indurre il Presidente a sciogliere le camere e dimettersi, prima che questo disastro sia compiuto, dobbiamo trasformare le elezioni europee del prossimo maggio in un plebiscito a favore del Movimento 5 Stelle.
Qualunque idea alternativa che non sia finalizzata ad aumentare il consenso per il Movimento 5 Stelle, anche se legittima e in buona fede, servirà solo a dividere il fronte di noi cittadini, favorendo il Partito Unico che vorrebbe contrastare.

Dimostriamoci un popolo maturo, capace di superare le antipatie per i modi di Beppe Grillo e la diffidenza per quanto si dice su Casaleggio, guardiamo quello che hanno fatto i portavoce eletti in Parlamento, ma soprattutto guardiamo le proposte: forse qualcuno avrebbe voluto posizioni più nette, o avrebbe individuato priorità diverse, discutiamone, decidiamo insieme e impariamo ad accettare la decisione della maggioranza.

Le proposte per l'Europa del Movimento 5 Stelle sono queste
1) Referendum per la permanenza nell'euro.
2) Abolizione del Fiscal Compact.
3) Adozione degli Eurobond.
4) Alleanza tra i Paesi del Sud Europa (in pratica quelli del Mediterraneo) per adottare una politica comune finalizzata all'adozione di un Euro 2, cioè di seconda fascia.
5) Investimenti in innovazione con un occhio di riguardo alle fonti di energie rinnovabili e nuove attività produttive esclusi dal noto sbarramento imposto dalla UE del 3% annuo di deficit di bilancio.
6) Finanziamenti per attività agricole finalizzate ai consumi nazionali interni
7) Abolizione del pareggio di bilancio

Non facciamoci scappare questa occasione, insieme possiamo davvero mandarli tutti a casa, a cominciare da Napolitano e ritornare di nuovo #popolosovrano !

Buon anno a tutti