venerdì 29 novembre 2013

una comune GIUSTIZIA in comune

Finalmente giustizia è fatta.
L'assemblea del Senato ha stabilito, con la votazione di mercoledì, che la legge Severino poteva essere applicata anche al caso dell'ormai ex Senatore Silvio Berlusconi, decretando la sua decadenza da questa carica.
Giustizia è fatta, ma non sono contento.
Il fatto in sé e' positivo ma non cambia niente nel quadro generale della nostra attuale situazione politica, perché Silvio Berlusconi, nella mia personale e forse discutibile visione, non è mai stato un uomo politico, l'ho sempre visto come un furbacchione, che consapevole del potere costruito coi suoi mezzi di comunicazione, se ne è approfittato per il proprio tornaconto personale.
Gli uomini del potere se lo sono trovato tra i piedi e consci della sua forza, per non rischiare di essere ostacolati nel loro disegno, sono scesi a patti con lui, senza mai fidarsi neppure un po'.
Hanno semplicemente permesso che si facesse i comodi suoi a nostre spese.
Infatti non credo sia un caso, che a Silvio Berlusconi non fu permesso di fare il Primo Ministro fino a quando non fu introdotto l'euro, che non fosse a capo del Governo alla firma del Trattato di Lisbona e che sia stato rimpiazzato da Monti quando si trattò di definire tutti quei meccanismi (MES FISCAL-COMPACT PATTO DI STABILITÀ) che completarono l'esproprio della nostra sovranità nazionale.
Insomma la cupola politico - finanziaria, che da più di 30 anni governa il paese, lo ha prima assimilato ed oggi espulso come un corpo estraneo, la decadenza del senatore Silvio Berlusconi è una loro scelta (per distrarci, o per farne il capro espiatorio) più che una nostra vittoria.


Giustizia è fatta andiamo OLTRE

Andiamo oltre questo atto di giustizia, anche se non è una nostra vittoria, è sicuramente un nostro merito aver determinato questo evento, sono sicuro che senza i cittadini eletti in Parlamento nelle liste del Movimento 5 Stelle, Silvio Berlusconi sarebbe ancora senatore.
Andiamo oltre questo ennesimo tentativo di distrarci, adesso che il pregiudicato è stato allontanato dalla contesa, possiamo iniziare il confronto con i veri responsabili di questa situazione. Non lasciamoci confondere dai volti nuovi che si candidano a guidare i vecchi partiti, ne dalle nuove sigle create per nascondere le solite vecchie facce, sono sempre loro, sono quelli che hanno voluto l'euro, sono quelli che hanno creato questa Europa senza rispetto per le persone, sono quelli che non ci riconoscono il diritto di essere popolo sovrano e sono ancora tutti lì, comodamente seduti sulle loro poltrone.
Andiamo oltre a questi figuri, rinnovando la nostra intenzione di mandarli tutti a casa.

Andiamo OLTRE Domani tutti a Genova #OLTREv3day
Domani tutti a Genova, facciamoci vedere.
Facciamogli vedere in quanti siamo, determinati a mandare a casa, tutti coloro che hanno fatto della politica un mestiere senza responsabilità e molto ben pagato.
Domani tutti a Genova, facciamoci sentire.
Facciamogli sentire la forza delle voci che sostengono e sono rappresentate da quelle persone che in Parlamento vengono quotidianamente osteggiate da tutti (anche dai dipendenti).
Domani tutti a Genova, cominciamo a costruire il nostro futuro!
Siamo cittadini, siamo entrati nelle istituzioni per riprendercele e ci riusciremo, attraverso il Movimento 5 Stelle potremo tornare ad essere #popolosovrano !

domenica 24 novembre 2013

un comune DATO in comune

Regionali che fatica !
Anche alle elezioni regionali in Basilicata il Movimento 5 Stelle ha perso la metà dei consensi avuti alle elezioni politiche di febbraio.
Vero che le elezioni amministrative, regionali, o comunali che siano, hanno una loro logica differente dalle politiche, che sarebbe più giusto un confronto tra consultazioni analoghe, che è importante cominciare a mettere cittadini pentastellati in amministrazioni dove prima non c'erano, che questi ragionamenti sono espressione di un vecchio modo di pensare la politica che non ci appartiene e che anche a febbraio, in Molise, nello stesso giorno abbiamo preso per la Regione la metà dei voti presi per il Parlamento. 
Resta comunque inequivocabile, che a livello locale, il Movimento 5 Stelle prende la metà dei consensi e su questo fatto si deve riflettere.

Non è colpa di Grillo !
In primo luogo e per togliere subito aspetti polemici, credo che buona parte di coloro che alle politiche votarono per il Movimento 5 Stelle, lo fecero perché contagiati dall'entusiasmo e dalla forza comunicativa di Beppe Grillo, quel risultato fu in buona parte frutto del suo impegno, della sua capacità di trasformare l'indignazione in speranza e dobbiamo essergliene grati.
Chiaro però, che a livello locale non riusciamo a trasmettere lo stesso entusiasmo e la stessa forza!
Negarlo, o addirittura affermare che si stia andando bene perché altri hanno perso molto più consenso è ingenuo per non dire stupido.
Ammetterlo, al contrario, è il primo passo per trovare quelle proposte costruttive, che possano riaccendere nelle persone, anche nelle piccole realtà,  la voglia di partecipare e credere che un vero cambiamento sia possibile.

Oltre l'astensione il popolo sovrano
Non siamo nel XVIII° secolo, non siamo il terzo stato sottomesso a nobiltà e clero, noi siamo lo stato, noi siamo il popolo sovrano!
Eppure più della metà degli Italiani non se ne rendono conto, sono stati relegati al ruolo di sudditi e accettano passivamente questa loro condizione, rinunciando ad esercitare il loro diritto di voto.
Non è che siano pazzi, semplicemente sono stati condizionati dalle informazioni distorte che hanno ricevuto e non riescono ad essere consapevoli dell'importanza del loro ruolo; come ho già avuto modo di dire e non mi stancherò mai di ripeterlo, dobbiamo informare queste persone con notizie corrette, perché solo una corretta informazione può aiutarle ad uscire dai condizionamenti e dalla continua distrazione cui sono sottoposte per risvegliare in loro l'orgoglio di essere cittadini.
Ho smesso di preoccuparmi dei residui elettori di PDL e PD-L, quando ne incontro qualcuno ho solo da scegliere con quale aneddoto metterlo a tacere e ho deciso di dedicare il mio tempo a stimolare la coscienza civica di tanti, che oggi si sentono svuotati di ogni forza e di ogni speranza, solo coi loro voti potremo arrivare al 51%, solo con loro riusciremo a mandarli tutti a casa!

Il popolo sovrano è OLTREv3day !
Noi siamo il popolo sovrano e chi se lo sente dentro deve gridarlo forte a tutti quelli che non ci credono più,!
Noi siamo popolo sovrano e ci riprenderemo questo paese attraverso il Movimento 5 Stelle, perché a noi è ben chiaro che oggi in Italia i dittatori non sono Grillo & Casaleggio e non è nel Movimento 5 Stelle che si nega la democrazia interna.
Noi siamo popolo sovrano e domenica saremo a Genova per ribadire che, anche se ci hanno precipitato nell'oscurantismo di un moderno medioevo, noi non ci arrendiamo e siamo pronti a costruire il nostro rinascimento.
Domenica 1 dicembre 2013 OLTREv3day, io ci sarò!



venerdì 15 novembre 2013

un comune DELiRIO in comune

Altra cassata !
Anche il ministro Del Rio ha fatto la sua cassata. Il ddl, che nelle intenzioni del governo dovrebbe abolire le Province, non sembra infatti aver corretto quegli aspetti, che indussero la Corte Costituzionale a cassare una legge analoga promulgata dal governo Monti.
Per il momento il ddl è passato al vaglio della Corte dei Conti, che, al di là della forma utilizzata nel documento ufficiale(relazione della Corte dei Conti alla commissione Affari Costituzionali della Camera dei Deputati), stronca il provvedimento come un vero e proprio delirio legislativo.
Non mi stupisce.
Delirio, è infatti il soprannome che il ministro Del Rio si è guadagnato a Reggio Emilia, sua città natale, per le scelte fatte e gli atti compiuti negli anni in cui è stato Sindaco.
Fate un po voi.
Unica cosa certa, è che per molto tempo le province non saranno sicuramente abolite, anche perché godono di tutele costituzionali, se non si cambia la Costituzione, le province restano.

Occupiamoci delle province
Il prossimo anno oltre alle elezioni europee, saranno eletti i nuovi Sindaci nella metà dei Comuni italiani e, dal momento che quasi sicuramente non verranno abolite, saranno rinnovati la maggior parte dei Consigli Provinciali, occupiamocene!
Prendiamo in considerazione l'ipotesi di presentare liste del Movimento 5 Stelle anche nei Consigli Provinciali, facciamolo:
Perché non possiamo lasciare a PDL e PD-L uno spazio esclusivamente loro, dove far transitare decisioni e soprattutto spese, senza alcuna possibilità di controllo. 
Perché non possiamo correre il rischio di trovarci fuori da una realtà amministrativa, a cui il governo delle larghe intese potrebbe addirittura assegnare nuove e maggiori competenze, certo di trovare interlocutori affidabili e discreti. 
Perché se vogliamo mandarli tutti a casa, dobbiamo togliere loro ogni poltrona possibile!
Non sarebbe un venir meno alle nostre idee, anche io sono d'accordo sul fatto che le provincie debbano essere abolite, ma dal momento che allo stato esistono, credo sia giusto occuparsene.
Questa è la mia idea, mi piacerebbe discuterla, poterla votare e vedere attuato il volere della maggioranza

#TUTTIACASA

#VINCIAMONOI

#popolosovreano

sabato 9 novembre 2013

un comune SOVRANO in comune

CINQUANTA MILIARDI DI EURO !
Il governo di #palledacciaio Letta ha continuato i versamenti, finora più di 50 miliardi di euro, al cosiddetto fondo salvastati; nel caso l'Italia dovesse averne bisogno potrà attingervi con condizioni più o meno simili a queste imposte alla Grecia (memorandum tra la Grecia e la Troika per beneficiare dei fondi EFSF) leggetelo è agghiacciante.

Ripeto, più di 50 miliardi di euro, soldi nostri che potevano essere usati per pensioni dignitose, per evitare i tagli alla sanità e potenziare gli ammortizzatori sociali, insomma per migliorare tutto quello che fa di uno Stato un paese civile. Oltretutto, non avendo a disposizione tutto quel denaro, per potere onorare questo impegno, #palledacciaio Letta ha aumentato il debito pubblico prendendo a prestito quanto mancava.

Da 3 anni non ci sono soldi per niente e per nessuno, ma ci indebitiamo per rispettare l'impegno di questo megaconferimento: completamente coerente con il suo credo #palledacciaio Letta ci sta facendo morire per Maastricht.

PERCHE' QUESTA OSTINAZIONE ?
Semplicemente perché questa Unione Europea non è un'insieme di popoli solidali e cooperanti, ma una nuova forma di impero, in cui l'assegnazione dei ruoli di comando avviene al di fuori delle regole democratiche e promuove i privilegi di pochi, a scapito dei diritti e del benessere dei più.

L'euro è il monarca assoluto di questo sistema, e da esso, non dai cittadini, gli uomini politici ottengono il diritto di governare i diversi paesi, più un paese è compromesso e asservito al sovrano, più gli uomini politici che lo governano, come moderni feudatari vedranno garantite le loro posizioni e i loro privilegi.

Questo sta accadendo in tutti i paesi, a prescindere dalla situazione economica contingente, ai cittadini è sospeso il corretto esercizio di ogni diritto, a cominciare dal diritto di voto. Finte alternanze, larghe intese, grandi coalizioni, in tutta Europa le intenzioni espresse nel corso delle elezioni vengono regolarmente disattese dal #PUDE (Partito Unico dell'Euro).

CHE FARE ALLORA ?
Chiunque condivida questo pensiero deve avere il coraggio di dire, chiaramente e decisamente, NO EURO!
Ripongo grande fiducia nella forza rappresentativa di noi cittadini espressa dal Movimento 5 Stelle e per questo ribadisco l'urgenza di dare alla base la possibilità di esprimersi, concorrere a stabilire la posizione del Movimento nei riguardi del tiranno e iniziare ad agire di conseguenza.

L'indignazione e le ripetute denunce, così come le proposte presentate, insomma tutta l'attività parlamentare dei portavoce pentastellati viene regolarmente inattivata da un fronte compatto, che trova legittimità non nel voto espresso dai cittadini, né nei dettami della Costituzione brutalmente violentata (come afferma senza vergogna il senatore Gasparri), ma esclusivamente nella sua fedeltà all'euro imperatore.

Se vogliamo mandarli #tuttiacasa, dobbiamo togliere loro il comune punto d'appoggio, usciamo dall'euro e facciamolo subito. Affrontiamo senza indugi il vero problema, senza perderci in altre fantasiose ipotesi, ci sono già troppe illusioni in bilico, troppa sofferenza pronta ad esplodere.

Riprendiamoci la nostra Sovranità usurpata, dovremo pagare per riprenderci la nostra libertà, come erano costretti a fare gli schiavi, ma saremo di nuovo #popolosovrano!

sabato 2 novembre 2013

un comune NO EURO in comune

Ringrazio Cinzia e Walter per aver lasciato un commento al post della settimana scorsa, prima di tutto perché i commenti arricchiscono il blog e fanno piacere, in secondo luogo, perché mi dimostrano come, OLTRE ogni altro argomento, quello che più interessa adesso alla maggior parte di noi, è capire in che modo il Movimento 5 Stelle intenda muoversi in vista delle prossime elezioni europee.
Sono perfettamente d'accordo, perché mancano appena pochi mesi e, per non alimentare equivoci o pericolose illusioni, entro fine anno si dovrà decidere cosa andare a fare nel Parlamento europeo.

C'è bisogno di definire una linea precisa, porsi alcuni obbiettivi su cui concentrare le energie e cercare di coinvolgere i rappresentanti di movimenti simili al nostro eletti negli altri paesi.
Deve essere possibile a tutti partecipare alla discussione e concorrere a questo processo decisionale: sarà una prova di maturità per il Movimento 5 Stelle.

Diversamente, se non ci sarà permesso di discutere e scegliere, ma ci venisse chiesto di sostenere posizioni già definite, magari presentate in un Post di Casaleggio (come questo postato il 12/10/2013), la sensazione di essere un esperimento manifestata da Cinzia, potrebbe diventare comune a tanti e questo, in questo momento non deve accadere.

Chi ha fatto nascere il Movimento, dovrebbe usare più attenzione e adoperarsi per evitare, tensioni e polemiche interne. Il fondatore di un movimento basato sul principio che uno vale uno, non può chiudere un post sulla critica situazione italiana con un imperativo "tertiun non datur", escludendo dalle possibili soluzioni la nostra uscita dall'euro.

Io penso che uno Stato per potersi definire sovrano debba avere la propria moneta e sono convinto che ogni possibile soluzione alla crisi italiana, per essere efficace, deve avere come precondizione la nostra uscita dalla moneta unica.

Parliamone votiamo e sosteniamo la decisione della maggioranza!

Se la maggioranza dovesse ritenere che si deve rimanere nell'eurozona, accetterei le scelte conseguenti, pur continuando a sostenere il mio punto di vista consapevole di essere minoranza.

Se al contrario dovesse emergere che la maggioranza è favorevole all'uscita dall'euro, il Movimento 5 Stelle deve trasformare queste elezioni europee in un vero e proprio referendum euro si, o euro no!

Dal momento che, violando apertamente la Costituzione, PDL e PD-L hanno assegnato al Presidente della Repubblica la funzione di capo del governo (come candidamente afferma il Senatore Gasparri in questo video), anche se gli europarlamentari non hanno in realtà il potere di farlo, assegniamo a questa consultazione elettorale la funzione di referendum, permettiamo ai Cittadini Italiani di poter dire SI voglio uscire dall'euro.

Offriamo a chiunque condivida questa posizione, la possibilità di dirlo dando il suo voto al Movimento 5 Stelle, a prescindere da dubbi legittimi e pur avendo idee diverse su tante cose, dal momento che condividiamo questo scopo comune, uniamo le nostre forze e sfruttiamo questa occasione per poterlo dire.