sabato 21 dicembre 2013

un comune BUON NATALE in comune

Buon Natale con tutto il cuore
Buon Natale a tutti coloro che hanno preso consapevolezza di essere popolo sovrano e a tutti quelli che cominciano a capirlo, ma ancora non se ne sono vogliono assumere la responsabilità.
Coraggio!

Buon Natale ai cittadini portavoce del Movimento 5 Stelle eletti nelle istituzioni (Senato, Parlamento, Consigli Regionali e Comunali), hanno capito come muoversi e stanno facendo quello che ognuno di noi ha sempre voluto fare (ultimo in ordine di tempo e da vedere questo intervento del portavoce Sorial).
Vinciamo noi!

Buon Natale ai cittadini del movimento #9D (o dei forconi se preferite), che continuano, coi loro pacifici presidi, a testimoniare la determinazione di un popolo che non ce la fa più.
Tenete duro!

Buon Natale a tutti voi che seguite questo blog.
Grazie!

Buon Natale a denti stretti
Buon Natale ai Giudici della Consulta, che dopo 7 anni sono riusciti a  trovare il modo di dichiarare la legge elettorale detta "porcellum" incostituzionale.
Chi va piano va sano e va lontano.

Buon Natale ai Giudici della Corte dei Conti, che di anni ne hanno impiegato più del doppio per affermare che i soldi dei finanziamenti presi dai partiti vanno contro l'esito referendario.
Meglio tardi che mai.

Buon Natale a tutti gli elettori del PDexmenoelle, ora che anche loro hanno un leader pregiudicato (solo in I° grado a onor del vero) possono lottare ad armi pari contro Forza Italia 2.0.
Chi si contenta gode.

Buon Natale a tutti gli elettori della Lega, ora hanno un segretario antieuro, ma i Sindaci e i Presidenti di Regione del loro partito sono esattamente come tutti gli altri.
Mal comune mezzo gaudio.

Buon Natale a tutti gli elettori di SEL che hanno mandato in Parlamento Laura Boldrini, quella che viaggia col fidanzato sui voli di stato, mentre loro faticano ad arrivare a fine mese.
Tanto va la gatta al lardo che ci lascia lo zampino.

Buon Natale un c...o
Buon Natale un c...o a Silvio Berlusconi che continua a voler fare lo statista anziché rassegnarsi a scontare la giusta pena, rimane un esempio per tutti gli imprenditori disonesti, ma non credo riesca più a convincerne tanti altri.
Rassegnati!

Buon Natale un c...o ad Angelino Alfano ed al suo nuovo partito, solo adesso ha capito che faranno la stessa fine di Gianfranco Fini e che nessuno sentirà la loro mancanza.
Inutile!

Buon Natale un c...o a Matteo Renzi, la prima volta che non ha sparato una supercazzola ci ha dato la sua ricetta per il lavoro, praticamente la stessa (anche nelle parole usate) della Fornero.
Rottame!

Buon Natale un c...o ad Enrico Letta, perché non basta essere nipote di suo zio per avere la capacità di fare il primo ministro e riuscire a completare lo sporco lavoro iniziato da Monti.
Infame!

Buon Natale un c...o a Giorgio Napolitano che mai è stato eletto da un'assemblea legittima e non può in nessun modo essere considerato a pieno titolo Presidente della Repubblica.
Quest'uomo, pur sapendo cosa fosse accaduto nella cosiddetta "Terra dei fuochi" non ha mosso un dito, lasciando che il territorio dello Stato fosse irrimediabilmente danneggiato, così come la salute della popolazione residente. Ha controfirmato senza batter ciglio tutte le leggi che servivano per espropriare pezzi di sovranità al popolo italiano.
Ha deliberatamente attentato in questo modo a territorio, popolazione e sovranità, i 3 aspetti che la giurisprudenza usa per definire lo Stato.
Impunito!

Ma sarà un buon Natale se..
Sarà un buon Natale se riusciremo ad informare.
Durante questa settimana in una riunione familiare, o in una cena tra amici capiterà sicuramente di parlare della situazione politica, usiamo questi momenti per informare.
Ho visto questi volantini molto ben fatti, precisi e schematici, così ho pensato di stamparli e portarli con me, per lasciare in mano alle persone con cui parlo qualcosa di concreto da portare a casa.
Vi segnalo il link dateci un'occhiata e, se vi va, fate come me (volantini con i nomi dei responsabili del golpe finanziario in Italia).

domenica 15 dicembre 2013

un comune EROE in comune

Con temperature tra i -2 di minima e i +4 di massima (un freddo cane) protestare facendo presidi sulle strade all'aperto è un'atto eroico e ringrazio tutti quei cittadini che lo stanno facendo pacificamente; ognuno di loro è un eroe e a ognuno di questi eroi va il mio ringraziamento.
Grazie, andiamo avanti così, non molliamo, non cediamo alla tentazione della violenza e mercoledì 18, per chi può, appuntamento a Roma.

La situazione è grave.
È di giovedì la notizia che un altro piccolo imprenditore si è suicidato (ciao Claudio RIP), lunedì e martedì aveva partecipato al presidio della A4 a Montecchio Maggiore, Vicenza e la sua morte ha portato lo sgomento tra le persone che lì lo avevano conosciuto.
Il paese è spaccato: da una parte chi ha sempre vissuto, vive e vuole continuare a vivere esclusivamente sfruttando la cosa pubblica (sostenuto da milioni di italiani, che nel corso di questi anni hanno ricevuto da queste persone e dal loro modo di gestire il potere, un qualche beneficio); dall'altra noi, il resto dell'Italia, che da queste persone e da questo sistema (per impossibilità, o per scelta) non abbiamo mai tratto vantaggio, pur sostenendolo con le tasse, frutto del nostro lavoro e siamo arrivati, oggi, al punto di non farcela più.
Lo scenario è drammatico, sembra il preludio di una guerra civile, che però non vogliamo combattere, perché non siamo matti, anche se finora abbiamo sopportato in silenzio le scelte demenziali di questi governanti e questa si è stata una cosa da matti, non lo siamo fino al punto da infilarci in una guerra civile dove tutti perderemmo qualcosa e alla fine non cambierebbe niente.
Matti, probabilmente ignoranti della loro follia, che senza saperlo alimentano ogni giorno il rischio di innescare una guerra civile, sembrano al contrario tanti uomini delle Istituzioni e a loro dedico questa poesia:

LA GUERRA
La guerra ?
Se partissimo dal presupposto
che siamo matti,
tutti matti, sarebbe più semplice.
Sì, è così, siamo matti, TUTTI,
tutti matti.
l'unica differenza è che alcuni lo sanno
(di essere matti ) e alcuni no.
E non sapendolo,
non sapendo di essere matti
si comportano da matti
e non lo sanno, e non lo
sapranno mai. Anche perché
non puoi certo dirglielo
se glielo dici s'incazzano
come matti.
Valdo Immovilli

Ma non posso credere che voi, Deputati e Senatori della Repubblica Italiana, siate tutti così.
Voglio ancora sperare che ci siano persone di sani principi, che hanno vissuto con estremo imbarazzo e sommo disagio gli accadimenti di questi anni e siano disposti, per evitare il rischio che tutto questo possa finire in tragedia, ad uscire allo scoperto, dichiarare la propria provata illegittimità e quella di questo Governo, tanto arrogante quanto inutile.
Mi auguro che Lei Senatore Pietro Grasso Presidente del Senato della Repubblica Italiana sia tra questi.
Lei ricopre la sola carica, che alla pubblicazione della sentenza della Consulta sulla legge elettorale, potrà ancora essere considerata legittima, come uomo di legge lo sa e sa il caos in cui piomberanno le istituzioni della Repubblica quel giorno.
Senatore Pietro Grasso convochi una conferenza stampa, inviti pubblicamente il Presidente Napolitano a dimettersi, dichiari che, se il Presidente non lo farà, sarà Lei personalmente a chiederne la messa in stato d'accusa per attentato alla Costituzione, i motivi li conosce comunque in questo link può trovare precisi riferimenti giuridici (denuncia dell'avv. Paola Musu al PdR Giorgio Napolitano e al Sen. Mario Monti).
Lei Senatore Grasso non è un uomo di questi partiti, Lei è n Magistrato che ha passato la vita a lottare contro la mafia, Lei sa che siamo noi cittadini  il popolo sovrano e nessun altro ha titolo per arrogarsi questo diritto.
Presidente Grasso si prenda il peso di questa decisione, il coraggio non le manca, la competenza nemmeno, sarebbe il segnale di una VERA volontà di cambiare, trasformerebbe il senso della protesta di mercoledì, allontanando ogni rischio e noi, popolo sovrano, potremmo davvero cominciare a vedere la luce in fondo al tunnel.

sabato 7 dicembre 2013

un comune VENTO in comune

Il vento di Genova spazza via il "porcellum"
Il gelido vento di tramontana che domenica a Genova ha soffiato sulla  marea umana che si era ritrovata per esprimere con serena determinazione la volontà di riprendersi il proprio ruolo di popolo sovrano è arrivato fino a Roma e ha spazzato via il porcellum.
Martedì, infatti, dopo 8 anni e 3 consultazioni elettorali finalmente questa legge elettorale è stata dichiarata incostituzionale.
Ad ascoltare quanto riportano giornali e televisioni, questa sentenza non produrrà alcun effetto pratico, in quanto una legge, anche se dichiarata incostituzionale, continua ad esplicare i suoi effetti per quei rapporti costituitisi prima della sentenza della Corte Costituzionale (come appunto il mandato di rappresentanza dei Parlamentari eletti) per un principio che viene  definito, ironia della sorte, "di legalità".
Pensandoci un momento però, appare chiaro che la legge elettorale non è una legge come tutte le altre, la legge elettorale è la più importante tra le leggi ordinarie, è il solo mezzo con cui i cittadini possono esercitare la loro sovranità sancita dall'articolo 1 della Costituzione e perciò la sua accertata incostituzionalità deve rientrare obbligatoriamente tra le ipotesi, aventi carattere di eccezionalità, per le quali, secondo la giurisprudenza, una sentenza della Corte Costituzionale travolge tutti gli effetti degli atti compiuti in base alla norma dichiarata illegittima.

Col "porcellum" incostituzionale è il caos
La dichiarazione di illegittimità Costituzionale della legge, determina in ogni caso una situazione di caos nelle istituzioni come non si era mai visto prima in nessun paese civile, che si voglia definire democratico.
Innanzitutto siccome al momento non sono ancora state convalidate le nomine dei Deputati, i 148 eletti a Montecitorio grazie al premio di maggioranza, oggetto specifico della sentenza, dal momento che la stessa sarà pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale, saranno da considerarsi a tutti gli effetti abusivi .
In pratica, mancando l'ufficializzazione della loro nomina, non possono essere considerati come i loro colleghi, in un'interpretazione benevola del principio di legalità, una "situazione giuridica esaurita".
Già questo basterebbe per dare l'idea di quanto sia confusa oggi la situazione, ma #andiamoOLTRE.
Qualora fosse riconosciuta l'eccezionale unicità della legge elettorale e la conseguente nullità di ogni atto derivante direttamente o indirettamente dalle azioni compiute dai Parlamenti eletti in maniera illegittima avremmo 7 anni di vita delle istituzioni cancellati, 7 anni di leggi nulle, 7 anni di nomine nulle e conseguenti stipendi da restituire, sarebbe il caos più totale e forse per questo motivo l'ipotesi difficilmente sarà attuata.
Comunque, dal momento che le sentenze della Consulta hanno effetto retroattivo, anche seguendo la prassi del "principio di legalità" solitamente usata, ne vengono esclusi dalla sua applicazione solo quegli atti, i cui effetti si sono estinti prima della sentenza, sui quali non sarà possibile alcun ricorso sulla base della sentenza stessa ("situazione giuridica esaurita").

Dal caos istituzionale al #popolosovrano
Forti del sostegno che sicuramente avranno dai media, i responsabili di questa legge truffa continueranno a minimizzare l'enorme importanza della sentenza e cercheranno di difendere quanto fatto in questi anni, dobbiamo impedirglielo!
Cominciamo con l'affermare che nessun principio giuridico può legittimare un Parlamento eletto in maniera incostituzionale a modificare la Costituzione, perciò tutte le modifiche approvate dal governo Monti a cominciare dall'articolo 81 sul pareggio di bilancio, devono essere annullate.
Continuiamo col dire che noi Italiani non riconosciamo i trattati e gli accordi sottoscritti da governi espressione di un Parlamento non rappresentativo, a rigore di Costituzione, del popolo sovrano, perciò "Trattato di Lisbona", MES, Fiscal Compact e ogni altro atto che ci privi, anche in minima parte della nostra sovranità, sono privi di efficacia, nulli.
Siamo stati privati del diritto di esprimere in maniera corretta la nostra sovranità, ci hanno truffato consapevolmente per anni e allora diamoci da fare riaccendiamo la speranza in tutti quelli che hanno smesso di andare a votare, perché da oggi, chi lo vuole, grazie al Movimento 5 Stelle può ricominciare ad essere popolo sovrano.