venerdì 30 maggio 2014

una comune RIFLESSIONE in Comune

Il PD ha vinto, viva il PD ...
... ma anche no !
Abbiamo chiesto agli Italiani di scegliere: NOI o LORO e gli Italiani hanno scelto loro.
Abbiamo perso e anche se la sconfitta brucia (molto più di quanto credessi), penso la si debba accettare serenamente, con un po di sana autocritica e senza rifugiarsi nei soliti luoghi comuni (i brogli, gli anziani che non si informano in rete, i giovani che vanno al mare, ecc. ecc.).
Abbiamo deciso di trasformare pacificamente questo paese attraverso le armi della democrazia e dobbiamo dimostrare che siamo capaci di rispettare la prima regola del gioco: accettare la scelta della maggioranza.
Guardando i flussi elettorali è evidente che il PD ha stravinto queste elezioni, in termini percentuali, perché ha uno zoccolo duro inattaccabile (4 elettori su 5 hanno confermato il loro voto dell'anno scorso).
Un'analisi più attenta, però, ci mostra come il PD, per conquistare questo risultato, ha dovuto prosciugare il centro filoeuropeista di "Scelta Civica"; si è giovato del rientro di molti elettori che un anno fa votarono il Movimento 5 Stelle e di ex astenuti, tutti illusi dalle chiacchere riformiste di Renzi.
Il PD ha vinto, è il primo partito, ha quasi il doppio dei consensi rispetto al secondo ma è solo.
E' solo nell'appoggiare questo modello di Europa e si ritroverà solo nel sostenere le politiche di rigore e tagli che ci imporrà la troika.
E' solo e si ritroverà solo quando proverà a fare quelle privatizzazioni che dovrebbero portare i nostri beni comuni nelle mani dei colossi stranieri.
E' solo e si ritroverà solo a sostenere quelle riforme che fino a ieri condivideva con molti altri.
E se il PD è solo, ancora più solo è Matteo Renzi, il rottamatore, a cui non credo andrà l'appoggio incondizionato dei vecchi dirigenti del PD; è stato usato per vincere queste elezioni, ma d'ora in poi sarà il solo responsabile di ogni problema del suo partito e del paese.
Il PD ha vinto, ha saputo sfruttare la confusione di questo momento per illudere i suoi elettori, ma da oggi mantenere le larghe intese sarà molto, molto più faticoso.


Il Movimento 5 Stelle ha perso perché ...
Il Movimento 5 Stelle, rispetto a un anno fa ha perso un terzo dei voti, poco più della metà delle persone che lo scelsero lo hanno rivotato e messa così più che una sconfitta sembrerebbe una disfatta.
Guardando i flussi, però, si vede come, a parte il ritorno in casa PD di persone illuse dalle promesse del giovane B e lo spostamento di chi voleva una posizione #noeuro integralista, la maggior parte dei voti manchino a causa dell'astensione: 1 su 5 di quelli che lo scorso anno scelsero il Movimento 5 Stelle si sono astenuti.
Abbiamo perso, perché non siamo riusciti a convincere gli indecisi, neppure quelli che timidamente lo scorso anno ci diedero fiducia col loro voto; nella confusione di questo momento, il nostro progetto non è arrivato alle persone in modo chiaro, ovvio che ci sono stati evidenti errori nella comunicazione.
Non abbiamo avuto il coraggio di sfidare i media.
Sapevamo che giornali e televisioni sono l'altra faccia del sistema di potere che governa l'Italia.
Politica e mezzi d'informazione si sostengono dandosi credibilità reciproca e si era deciso di ignorarli: abbiamo detto mai in televisione, poi mai nei talk show poi, invece, ci siamo andati, ma non come i rappresentanti delle altre forze politiche, trovo comprensibile che molti si siano sentiti disorientati da queste scelte poco coerenti e, alla luce dei fatti, per niente efficaci.
Io avrei preferito, un attacco frontale al sistema mediatico, lo scrissi allora e lo ripeto: si doveva partecipare da subito in ogni contesto ci fosse data l'occasione di farlo, per denunciare apertamente l'opera di manipolazione dell'informazione e mettere in chiaro che questo è l'unico scopo delle trasmissioni e dei loro servili conduttori (come quando Grillo ha detto a Vespa, che non era un giornalista, ma un pacchetto e sarebbero bastati 5 minuti di informazione sul caso Parmalat per salvare i risparmi di tante famiglie).
La scelta fu un'altra e aver cambiato idea ha raddoppiato l'errore.
Siamo stati ingenuamente usati per creare confusione.
L'asettica partecipazione ai talk show, in una forma atipica, quasi senza contraddittorio, inseguendo continuamente i problemi contingenti, gestiti poi artificiosamente nel corso delle trasmissioni, oltre a farci sembrare fastidiosamente snob, ci ha impedito di trasmettere la rivoluzionaria idea di politica, alla base del progetto Movimento 5 Stelle.
Siamo stati ingenui, abbiamo spiegato perfettamente ogni singolo atto, ma non abbiamo aiutato a capire il quadro complessivo a chi aveva le idee confuse.
Non ci siamo fatti rispettare.
Dal dito medio di Gasparri al pugno di Dambruoso, dalle intercettazioni sulla trattativa stato/mafia fatte distruggere alle responsabilità dirette sul disastro ambientale in Campania, dalla occupazione del tetto di Montecitorio in difesa dell'articolo 138 della Costituzione alla protesta per la conversione del decreto IMU/ BANKITALIA, abbiamo sempre subito, prima gli sberleffi, poi le distorsioni  e infine le vere e proprie bugie propagandate dai mezzi di informazioni, senza pretendere un'adeguato spazio per esporre come stavano veramente le cose.
Un esempio per tutti: quando la presidente Boldrini andò in prima serata a spiegare il perché avesse deciso di imporre la ghigliottina, Di Maio fece circolare in rete un video in cui punto su punto sbugiardava le dichiarazioni rese dalla presidente della Camera; bene io credo che fu un errore imperdonabile non PRETENDERE che il signor Fabio Fazio la domenica seguente a inizio trasmissione leggesse quelle stesse argomentazioni riassunte in video con l'immagine fissa di cartelli esplicativi.


Sconfitti, ma ancora più determinati !
Abbiamo subito una sconfitta elettorale, perché abbiamo sottovalutato l'importanza dell'approccio con i media e  le successive correzioni adottate non hanno portato i vantaggi sperati, anzi!
Facciamone tesoro.
Siamo comunque quasi 6 milioni, tutti molto più consapevoli di un anno fa, determinati a realizzare questa rivoluzione democratica e vogliosi di ritornare #popolosovrano.
Ripartiamo da qui, da questi 6 milioni di italiani che il 25 maggio hanno votato Movimento 5 Stelle coscientemente, non per protesta, o per dare un segnale al loro vecchio partito, ma per ricostruire uno stato basato sui valori espressi nei primi articoli della nostra Costituzione.
Adesso guardiamoci bene intorno, vediamo di non sottovalutare più niente e nessuno, facciamolo con coraggio, facciamolo dimostrando che non siamo degli sprovveduti e PRETENDIAMO RISPETTO per noi e per tutti i cittadini, sfidando chiunque nelle istituzioni, a qualunque livello, non faccia onestamente il proprio dovere.
Facciamolo e tutti sapranno che da adesso, per il Movimento 5 Stelle l'apprendistato è finito, sappiamo come stanno le cose, abbiamo deciso di cambiarle e lo faremo!

#iononmiarrendo