sabato 1 giugno 2013

Un comune DUALISMO in comune



Aspettiamo i ballottaggi e vedremo chi riuscirà a far eleggere sindaco il proprio candidato: dopo,  troveremo come lunedì scorso, giornali e televisioni pieni di dichiarazioni trionfali in un clima festoso da scampato pericolo e tutto sarà come prima.

Tutto come prima ?
La gente non va a votare, non si riconosce più nei partiti esistenti, si astiene!
La democrazia rappresentativa è quasi morta (lo sarà quando ad astenersi sarà più del 50 % degli aventi diritto).
Possiamo anche dilungarci su come e perché si è arrivati a questa situazione, tanto non servirebbe a nulla guardarsi indietro.
Il punto è che i 2 schieramenti in campo (incontro amichevole, ovvio), oramai raccolgono consensi alle elezioni non per le loro proposte, ma solo per la pressione che i legami economici allacciati in tanti anni riescono a far valere; chi non ha nulla da guadagnare, uno stipendio, una buona pensione, una consulenza, un appalto o altro non va a votare.
A febbraio il MOVIMENTO 5 STELLE ha rappresentato, per buona parte dei cittadini la speranza che un cambiamento sia possibile, che possa esserci qualcosa di nuovo. Alcuni, forse in cuor loro si aspettavano di essere vendicati, altri forse speravano che di fronte a certe provocazioni si rispondesse anche con la rissa, ma così non è stato, il Movimento 5 Stelle ha deciso di combattere questo stato di cose in parlamento con le armi della democrazia e la delusione per la lentezza di questo processo, insieme alle preoccupazioni quotidiane ha fatto il resto.
Ecco perché in tanti non sono andati a votare.
Eppure la situazione dovrebbe essere ormai chiara a tutti, la contesa è tra NOI e LORO. 
Noi che arriviamo alla sera con la faccia stanca per il lavoro e loro con le facce riposate nei talk show.
Noi con l'espressione perennemente preoccupata perché non sappiamo come arrivare a fine mese e loro con la faccia serena e rassicurante (più serena e rassicurante è la faccia, più dobbiamo stare attenti).
Noi coi ticket da pagare per visite fra un anno e loro con una previdenza integrativa a nostre spese.
Noi in pensione dopo morti e solo se hai lavorato più di 40 anni, loro molto prima e bastano 5 anni.
Noi col bollo, l'assicurazione, la benzina più cara d'europa e loro con l'auto blu pagata da noi.
Noi che paghiamo le tasse e loro che con le nostre tasse ci giocano (alla guerra comprando costosissimi aerei, ai lego facendo progetti per ponti o gallerie inutili).
Noi che andammo a votare e dicemmo che loro non potevano prendersi i nostri soldi e loro che quei soldi invece se li sono sempre presi ugualmente.
Noi che andammo a votare e dicemmo che l'acqua è un bene di tutti e loro che continuano a usarla per averne un guadagno.
NOI e LORO si potrebbe andare avanti per ore, forse giorni, ma sarebbe un inutile lamento senza risultato.
Dobbiamo invece ricominciare con forza a evidenziare questi contrasti con tutti quelli che ci stanno intorno, tessere una rete tra le persone che conosciamo, convincerli dell'efficacia dell'idea di rinnovamento proposta dal Movimento 5 Stelle e coinvolgerle in questa nuova proposta; solo così possiamo essere certi che la prossima volta, di nuovo come a febbraio, in tanti ANDRANNO A VOTARE E VOTERANNO MOVIMENTO 5 STELLE.

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