giovedì 2 maggio 2013

Un comune DISIMPEGNO in Comune

Nel governo da poco insediato abbiamo non uno , ma due sindaci che di fatto sono venuti meno all'impegno preso con i propri elettori.
Chi si presenta davanti ai propri concittadini chiedendo il loro voto per amministrare la città secondo le linee che propone in campagna elettorale deve mantenere la parola data e dedicarsi a tempo pieno in quella funzione.
Una carica elettiva è vincolante non può essere trascurata per impegni diversi, si deve essere in grado di dedicarle tutto il tempo che i cittadini richiedono; si è retribuiti adeguatamente e il candidarsi è stata una una libera scelta.
Accettare altri incarichi durante l'esercizio del mandato anche se permesso, così come rassegnare le dimissioni prima che il mandato sia finito per accedere ad altri incarichi più prestigiosi significa anteporre la propria ambizione personale, legittima e nel rispetto delle leggi, all'interesse comune della città che si è preso l'impegno di amministrare.
"Pacta sun servanda " i due sindaci entrati nel governo non lo hanno fatto, sono venuti meno alla prima, fondamentale promessa elettorale: prendersi cura del proprio Comune.
Sono stanco di Sindaci con le valige in mano, pronti a mollare tutto per fare carriera.
Voglio sindaci che si presentino alle Istituzioni Nazionali con l'orgoglio della gente che li ha eletti a chiedere con forza di essere essi stessi esattori e dispensatori di quelle risorse necessarie per il benessere Comune, locale e nazionale, perché solo loro sono in grado di sapere chi può di più o di meno, chi necessita di più o di meno e tu?

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