domenica 21 aprile 2013

Il comune SENSO del Comune

Ieri è stato rieletto Presidente della Repubblica il Presidente in carica, ancora una volta si è agito ai limiti se non fuori dalla carta costituzionale (L'ufficio di Presidente della Repubblica è incompatibile con qualsiasi altra carica. - art 84 comma 2 costituzione italiana).
Non siamo governati da partiti e uomini politici, ma da traditori della parola data, ladri di speranza, truffatori di proclami elettorali e se per alcuni la cosa può andare bene per la maggior parte di noi sicuramente no.
Le regole dettate dalla costituzione e dal buon senso sono interpretate e adattate da queste persone per continuare a esercitare il loro potere oltre il volere dei cittadini.
Non possiamo lasciarci sopraffare dallo sconforto o, peggio, da un senso di impotenza che altro non ci lasciano se non l'idea di essere inutili.
Tutto quello che sta accadendo  nasce dalla lenta, progressiva ma costante azione di impoverimento dell'unico organo elettivo su cui noi possiamo avere il controllo il Consiglio Comunale.
Il nostro Comune, piccolo o grande che sia, è il luogo dove viviamo, dove spesso lavoriamo, dove i nostri figli iniziano ad andare a scuola, la qualità della nostra vita dipende in buona parte da come sono organizzati.

I Sindaci e i Consiglieri Comunali sono le persone che deleghiamo affinché, nel rispetto dei voleri della maggioranza di noi (quelli che hanno votato), decidano quali servizi sono maggiormente urgenti e creare una scala di priorità.
Senza soldi questo non è possibile!
I nostri Sindaci si sono visti allargare le competenze e contestualmente diminuire le risorse economiche, sempre più spesso non riescono a fornire servizi adeguati per mancanza di fondi.
La sola maniera per uscire da questo incubo è ridare TUTTO il potere impositivo ai Comuni.
Lo Stato e l'Unione Europea devono chiedere e motivare quanto ogni singolo comune, secondo parametri precisi e rigorosi, deve versare per contribuire al loro mantenimento e per esercitare quella mutualità che ne contraddistingue il ruolo.
Più o meno il contrario di ciò che accade oggi.
Un Italia in Comune si avrà solo quando ogni Comune avrà i mezzi per svolgere la propria funzione di servizio ai cittadini, senza dimenticarsi che ogni Comune ha un'Italia in comune!

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